IPv6 Più Che Mai

13/03/2020

Per molti versi e per molte ragioni ad oggi l'implementazione nello stack di rete del protocollo IPv6 procede ancora lentamente nonostante la recente ufficializzazione dell'esaurimento degli indirizzi pubblici IPv4.

Le ragioni di questo ritardo sono certamente le più svariate, ma senz'altro gioca nella partita anche una forte componente emotiva che ci porta ad identificare il nuovo protocollo come una banale e complicata estensione di quell'IPv4 ben più conosciuto e benvoluto.
Per poter vedere questo cambiamento anche nell'ottica di un'opportunità e non solo come difficoltà, per altro inevitabile, può essere utile fare il punto su un protocollo che anche grazie al tempo "atteso in panchina" ha sicuramente raggiunto un alto grado di maturità.
IPv6, nato per superare le limitazioni dell'IPv4.
Evoluzione è il termine più calzante quando si parla di IPv6, non una semplice estensione del protocollo IPv4 nello stack di rete, questo è infatti il vero obbiettivo di nascita del nuovo protocollo di rete. Grazie infatti al suo enorme spazio di indirizzamento rende superflua l'adozione del NAT permettendo la conseguente realizzazione del principio end-to-end globale, già per altro teorizzato in IPv4, ma di fatto non attualizzato a causa delle ristrettezze di quest'ultimo. Ma anche la semplificazione dell'header e la l'inedita possibilità di estenderlo trasportando opzioni aggiuntive che oltre a garantire un routing velocizzato permettono l'adozione nativa di quei protocolli di sicurezza, oggi più importanti che mai, quali IPsec.
L'abbandono del Broadcast in favore del più efficiente e meno problematico Multicast, la capacità di auto assegnazione dell'indirizzo link local che abilita immediatamente alla comunicazione sul segmento direttamente connesso. E ancora la possibilità di auto generazione della porzione host degli indirizzi, resa anche più sicura oggi con l'introduzione delle Privacy Extensions, ma anche la grande possibilità nativa di associare più indirizzi con ambiti di adozione diversi alla stessa interfaccia e come non ricordare l'MTU Discovery Path.
Insomma sono davvero tante le sfaccettature di un protocollo su cui oggi più che mai bisogna sapersi concentrare per saper conoscere, apprezzare e prepararsi nell'ottica di un futuro sempre più vicino.
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